




La pelle diventa paesaggio e l’obiettivo non osserva: accoglie.
Non c’è posa, solo un respiro che si lascia intuire.
Non serve svelarsi, basta esserci.
Ed è lì, in quell’intervallo tra luce e ombra, che nasce l’immagine: fragile, , tua.
Non c’è posa, solo un respiro che si lascia intuire.
Non serve svelarsi, basta esserci.
Ed è lì, in quell’intervallo tra luce e ombra, che nasce l’immagine: fragile, , tua.
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